
Indice
- Il riciclo della plastica comporta sempre un impatto energetico e ambientale
- Quali sono i simboli di ogni tipo di plastica riciclabile?
- Simbolo 1 (PET)
- Simbolo 2 (HDPE)
- Simbolo 3 (PVC )
- Simbolo 4 (LDPE)
- Simbolo 5 (PP)
- Simbolo 6 (PS)
- Simbolo 7 (PI)
- Una app per sapere come riciclare i rifiuti
Nel famoso film degli anni ‘60 “Il laureato”, un invitato al party di laurea del protagonista Benjamin, prende da parte il giovane Dustin Hoffmann per rivelargli come fare una brillante carriera nel futuro, e gli sibila all’orecchio: Una parola: plastica!

Si è visto come negli anni la plastica sia stata l’affare del futuro: i rifiuti di plastica abbandonati in modo incontrollato si trovano ormai ovunque, il sistema dell’usa-e-getta è ancora un grosso problema, i mari ne sono invasi a ogni latitudine e profondità, finiscono nella catena alimentare e si degradano in tempi lunghissimi.

L’Unione Europea sta impegnando le aziende del settore a utilizzare 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata in nuovi prodotti entro il 2025.
Saper riconoscere se un oggetto di plastica è riciclabile è importante per sostenere il circolo virtuoso del contenimento dei rifiuti ma ci sono almeno 8 modi per avere una cucina più green ed evitare la plastica il più possibile!
Il riciclo della plastica comporta sempre un impatto energetico e ambientale
Non dobbiamo dimenticare che riciclare significa:
- smistamento
- prelavaggio
- macinazione
- lavaggio a caldo
- separazione
- centrifugazione
- asciugatura
- estrusione
- trasporto
- trasformazione…
Sono molti i passaggi necessari per riciclare gli oggetti di plastica e ricavarne il materiale sotto un’altra forma riutilizzabile!
Quali sono i simboli di ogni tipo di plastica riciclabile?
Le materie plastiche riciclabili sono identificate da 7 simboli internazionali composti da numeri e sigle che indicano di quale tipo di materiale sono fatte. Ogni simbolo è un triangolo composto da tre frecce che si rincorrono (o da un esagono, se il contenitore è destinato ai liquidi).
PET, PVC e polietilene sono i materiali plastici più riciclati.
Simbolo 1 (PET)

Il simbolo 1 indica il PET, (polietilene polietilentereftalato), il tipo di plastica più usato ai fini alimentari per contenere acqua minerale, bibite e cibi solidi riciclabile al 100%.
Il PET non è consigliabile per il riuso a lungo termine: può assorbire odori e sapori, può favorire la proliferazione batterica e non deve essere esposto al calore perché può trasferire sostanze nocive e potenzialmente carcinogeniche ai cibi o alle bevande che contiene (quindi non lasciate mai le bottigliette d’acqua in auto sotto il sole).
Viene ampiamente riciclato per produrre:
- nuovi contenitori per acque minerali e bevande analcoliche (al massimo con il 50% di PET riciclato sul totale)
- contenitori per uso non alimentare
- fibre tessili
- tessuto non tessuto
- imbottiture, tappeti e simili
- pellicole per uso industriale
Con la sigla rPET sono indicati gli imballaggi per uso alimentare composti in parte da PET vergine e in parte da PET riciclato.
Quando gettate una bottiglia di plastica destinata al riciclo riducete sempre il suo ingombro, ma fatelo nel modo giusto, appiattendola in modo che i sistemi automatizzati degli impianti di riciclo possano riconoscerla come tale!

Simbolo 2 (HDPE)

Forte, leggero e resistente, il polietilene ad alta densità (High Density Polyethylene) è riciclabile al 100% e viene usato per produrre una grande varietà di imballaggi:
- flaconi di detergenti, cosmetici, creme
- giocattoli
- vasetti dello yogurt
- pellicole per imballare le bottiglie di acqua minerale
- sacchetti per surgelare i cibi, per la spesa, l’immondizia
- pellicole per imballi di tipo agricolo e industriale, e molto altro
Simbolo 3 (PVC )

Il PVC (polivinilcloruro) è uno di materiali plastici più usati nel mondo per produrre:
- tubature per uso idraulico
- componenti di automobili (paraurti, cruscotti e altro)
- infissi
- pavimentazioni
- componenti elettrici e una miriade di altri oggetti.
Il PVC può rilasciare nell’acqua e nell’aria tracce di cloruro di vinile, riconosciuto come cancerogeno. La sua combustione genera diossina, un composto chimico cancerogeno in grado di persistere a lungo sull’ambiente.
Viene riciclato sotto varie forme:
- prodotti plastici per il giardinaggio
- prodotti per il rivestimento di tetti e pavimenti
- suole delle scarpe
- capi d’abbigliamento rivestiti
- membrane funzionali per tunnel, gallerie, parcheggi sotterranei
Può essere riciclato per azione meccanica, riducendolo in granuli da riutilizzare sotto forma di nuovi manufatti, oppure per azione chimica, scomponendolo da eventuali additivi e riportandolo alla forma iniziale. Può essere infine trasformato in energia con combustione controllata tramite la termovalorizzazione.
Simbolo 4 (LDPE)

Il polietilene a bassa densità (Low Density Polyethylene) è un materiale plastico flessibile e sottile usato moltissimo per produrre confezioni per alimenti, buste per i surgelati, abbigliamento, cavi e bubble wrap.
Può essere riciclato sotto forma di:
- manufatti per l’edilizia
- oggetti di arredamento
- componentistica per auto
- sistemi per l’irrigazione
- imballaggi (cassette per l’ortofrutta, flaconi per detergenti)
Simbolo 5 (PP)

Leggero, flessibile ma resistente, il polipropilene viene usato in genere come contenitore di una grande varietà di alimenti:
- sacchetti delle patatine fritte
- cibi surgelati
- cannucce di plastica
- sacchetti dei cereali in scatola
- tappi e le etichette delle bottiglie di plastica
- reti antigrandine
- custodie dei CD
- capsule del caffè
- bicchierini bianchi di plastica per il caffè (ormai quasi in disuso)
Riciclando il polipropilene si possono ottenere arredi per interno ed esterno:
- secchi, ciotole e accessori per la casa
- imballaggi e pellets per uso agricolo e industriale
- paraurti, cruscotti e altri componenti delle auto
Simbolo 6 (PS)

Il polistirene (o polistirolo, o styrofoam) viene usato in versione “soffiata” per produrre:
- vaschette dei cibi preconfezionati crudi o cotti
- contenitori per i cibi o il caffè da asporto
- strati antiurto per l’interno dei caschi e dei seggiolini per auto
- pannelli da usare come isolanti termici e acustici per l’edilizia
Nella versione rigida viene usato per produrre vetri sintetici e i contenitori utilizzati nel settore chimico.
Viene riciclato negli stessi oggetti da cui ha avuto origine, per uso alimentare o industriale.
Il polistirolo espanso è dannoso per l’ambiente quando si sbriciola e rilascia le sue caratteristiche palline bianche.
Simbolo 7 (PI)

Indica i materiali poliaccoppiati e non separabili come:
- carta-plastica
- plastica-alluminio
- carta-alluminio
Ne fanno parte
- i cartoni del latte e dei succhi di frutta
- i contenitori tetrapack per uso alimentare
- la carta usata per confezionare salumi e formaggi nei negozi di gastronomia
- le confezioni del caffè
- le bustine monodose di medicinali e molti altri.
I poliaccoppiati non sono facilmente riciclabili ma negli ultimi anni i poliaccoppiati plastica-metallo possono essere aggregati nell’Ecoallene, un materiale innovativo brevettato con cui produrre oggetti per usi disparati.
Una app per sapere come riciclare i rifiuti
Se avete dubbi sulla riciclabilità di un imballaggio di plastica potete scaricare l’utilissima app Junker, che riconosce ogni prodotto dal suo codice a barre (ne ha già più 1.6 milioni catalogati).
Junker riconosce il tipo di imballaggio inquadrando il codice a barre o scrivendo la tipologia di rifiuto, dà informazioni sul tipo di materiale e permette di smistarlo correttamente secondo le disposizioni del proprio comune. Se abitate in una delle regioni o città associate, fornisce anche la mappa dei punti di raccolta.


Le generazioni più giovani sembrano avere le idee molto chiare sulla necessità di preservare gli oceani dalla plastica: The Ocean Cleanup è il progetto che sta raccogliendo rifiuti di plastica da fiumi e oceani per riciclarla, e sta funzionando!

