
Indice
- Dove si compra la beeswax wrap?
- Come fare in casa la beeswax wrap?
L’avete vista in questo video in cui mostro 6 modi per coprire il cibo senza sprecare risorse usa-e-getta, e in tanti mi avete chiesto cosa sia.
Ebbene la beeswax (cera d’api) wrap (foglio avvolgente) è un panno di leggero cotone imbevuto di cera d’api, olio di jojoba e resina di pino.
Serve per:
- coprire piatti, ciotole, pentole, teglie di lasagne e torte;
- per chiudere e conservare frutta, verdura, formaggi, insaccati, la classica pasta frolla che deve riposare in frigo;
- per proteggere e portare in giro panini, biscotti, snack.
Prende la forma di quello su cui la si avvolge mentre la si schiaccia e la si scalda con le mani.
Con quali cibi si può usare la beeswax wrap?

Questo panno cerato è fatto per venire in contatto con tutto il cibo esclusi carne e pesce, da evitare in quanto molto contaminanti; e il limone, che la danneggerebbe.
Si può usare in frigo e in freezer (quando si toglie dal freezer è meglio farla tornare a temperatura ambiente prima di scartare il cibo, per non creare fessurazioni).
Attenzione: NON si può usare nel forno a microonde al posto della pellicola.
Come si lava la beeswax wrap
Si lava sotto l’acqua tiepida (non calda) con poco sapone naturale (come il Marsiglia) o poco aceto.
Si stende ad asciugare ed è pronta per essere riutilizzata.
Il modo migliore di riporla è in un cassetto, arrotolata, in modo da non darle delle pieghe che usurerebbero la cera.

Quando la cera si sarà man mano consumata e il panno avrà perso il suo “grip”, si butta nell’organico.
Quanto dura la beeswax wrap
Dura circa un anno di uso frequente.
Dove si compra la beeswax wrap?
Si trova nei negozi che vendono prodotti green, e presso vari produttori diretti. Nel mio shop affiliato su Amazon trovate il rotolo (geniale, perché ti taglia le misure giuste per i tuoi bisogni) e i fogli pretagliati.
Come fare in casa la beeswax wrap?

Non viene bene come quella comprata, ma se avete della stoffa leggera (come quella da camicie) e della cera d’api, fate la cosa più zero waste e producetevi i vostri panni cerati autarchici!
La cera d’api si compra dagli apicoltori (si incontrano spesso nei mercati della Coldiretti e alle fiere di paese) e nelle erboristerie più fornite. O, ancora, su Amazon.
Ci sono due metodi:
1 – mettere sull’asse da stiro un foglio di carta-forno, poi la stoffa, poi riccioli di cera grattugiata, un altro foglio di carta forno e passare con ferro da stiro caldo per sciogliere la cera e intridere bene la stoffa. Si solleva poi la stoffa con le dita e si fa asciugare (ci vuole 1 minuto).
2 – mettere nel forno caldo una placca rivestita di carta-forno, e sopra la stoffa cosparsa di riccioli di cera grattugiata per farla intridere bene. Si solleva poi la stoffa con le dita e si fa asciugare (ci vuole 1 minuto).


Il panno cerato fatto in casa risulta un po’ più rigido rispetto a quello comprato (che è intriso anche di olio di jojoba e resina di pino), ma funziona comunque.

Come ha detto giustamente una cakemaniaca riguardo questo metodo di conservazione che usavano già gli antichi egizi: “Per andare avanti dobbiamo tornare un po’ indietro tutti”.