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I grattini, questa meravigliosa invenzione emiliano-romagnola, sono FACILISSIMI e VELOCISSIMI da fare. Nutrienti e buoni, amati dai bambini, ti svoltano la dispensa vuota.
Ecco la video-ricetta
Ricette: come usare i grattini
I grattini hanno il sapore, il colore e il profumo genuino della pasta fatta in casa dalla nonna.
Basta pochissimo a valorizzarli:
- il modo più tradizionale di mangiare i grattini è in un semplice brodo (vegetale o di carne) da fare A COSTO ZERO con il famoso “sacchetto del brodo”), con una bella spolverata di parmigiano; favolosi anche con un brodetto di pesce
- i grattini arricchiscono con le proteine dell’uovo un minestrone, rendendolo un piatto unico
- asciutti, con burro e parmigiano, sono molto apprezzati dai bambini
- “alla milanese”: in brodo con zafferano e parmigiano, come mi ha suggerito Alessandra di NoLo Home Bakery

Come si fanno i grattini all’uovo in casa: ingredienti, dosi e 3 metodi
L’impasto dei grattini si fa a occhio: vi do delle dosi di massima, ma la grandezza delle uova e la qualità della farina possono spostare sensibilmente le proporzioni.
Io uso la 7220 di Farina Petra, una 00 fatta apposta per la pasta fresca con grano tenero italiano da selezione climatica, che vuol dire che le partite vengono scelte in base alla loro qualità organolettica (che è influenzata dalle condizioni meteorologiche tipiche di ogni annata), a prescindere dalla convenienza del prezzo. Insomma, è sempre buonissima.

La 7220 ha 2 bonus:
- tiene meglio la cottura di una farina non specifica perché viene macinata in modo assorbire meno liquidi, così la pasta viene più saporita anche se fatta solo con acqua
- non fa i puntini neri tipici dell’ossidazione della pasta fresca
Ingredienti per grattini all’uovo per 4 persone:
- 2 uova
- 200/250gr farina (a seconda della grandezza delle uova)
- sale
Ingredienti per grattini all’acqua per 4 persone:
- 100 gr farina
- 45 grammi di acqua
Per “pimpare” i grattini si possono aggiungere prezzemolo tritato o scorza di limone grattugiata fine o noce moscata, tutti insieme, in coppia, o singolarmente.
Voglio sottolineare ancora che i grattini sono la pastina più veloce da preparare: si fanno mentre si mette a bollire il brodo (o l’acqua)!

Metodo tradizionale per fare i grattini in casa
È quello della nonna: tradizionalmente si fanno con la farina a fontana, le uova sforchettate in mezzo con un po’ di sale, impasto lavorato a mano, lasciato riposare mezzora coperto, grattugiato e lasciato asciugare sparso su un vassoio per almeno un’ora.
È il metodo più lungo.
Metodo misto mani + robot per fare i grattini in casa
È quello che mi ha suggerito lo chef ravennate di AKÂMÌ Casa&bottega: fare l’impasto a mano, formare un salsicciotto, tagliarlo a fette come un salame, lasciare asciugare le fette, tritarle nel robot.
È il metodo da tempo medio, in due fasi.
Metodo superveloce per fare i grattini, tutto e subito nel robot da cucina

La mia tecnica pigra ma altrettanto efficiente è: acqua oppure uova e sale nel tritatutto, due giri, farina, ancora pochi giri e i grattini sono pronti da cuocere subito (per non farli attaccare, consiglio di adottare il trucco della frusta che vedete nel mio videotutorial su Instagram).
Bisogna però allenare l’occhio: quando dico pochi giri non scherzo, perché l’impasto si raggruma e crea le caratteristiche palline irregolari praticamente subito, ma poi passa in un attimo a diventare omogeneo fino a fare la palla.
A quel punto frullare oltre non giova: bisogna passare al metodo manuale e grattugiare sui fori grossi (quelli da carote, per intenderci).
È il metodo più facile e veloce.

Che differenza c’è tra i grattini, la pasta resa e i passatelli?
I grattini si fanno solo con farina e uova (più gli eventuali aromi).
La pasta rasa, chiamata anche resa, rasida o grattein, tipica della provincia di Reggio Emilia nasce da uova, pan grattato, parmigiano, pochissima farina (più gli aromi); l’impasto viene poi grattuggiato e forma dei grossi grattini.
I passatelli, che hanno forma di vermicelli, si trovano sulla costa adriatica dalla romagna alle Marche, sono fatti con lo stesso impasto, ma estrusi dal tipico “ferro”.

(Post in collaborazione con Farina Petra)