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Cos’è il flat bread?
Al mondo ci sono centinaia di flat bread, pani piatti cotti direttamente su una superfice caldissima e realizzati solo con:
- farina
- acqua
- sale
a volte con un grasso, a volte con un agente lievitante.
Il più antico reperto di questo cibo è stato trovato in Giordania, e risale al 12400 A.C.!
In Italia abbiamo le piadine romagnole, le tigelle modenesi, i panigacci lunigianesi, il pane carasau e frattau sardi, lo schuttelbrot trentino, per citarne solo alcuni.
Come si fa il flat bread in casa
Questo flat bread in particolare si fa con farina e yogurt, poco lievito e poco bicarbonato. Ho trovato la ricetta sul sito di Jamie Oliver, ma lo trovo irrealizzabile con le proporzioni che dà lui: con lo stesso peso di farina e yogurt infatti l’impasto è troppo appiccicoso e non si riesce a stendere. A ‘sto giro, dopo averlo fatto varie volte e avendo testato delle varianti, preferisco darvi le mie raccomandazioni!
La ricetta di base dei flat bread
Vi consiglio di provare questa la prima volta, e di provare le variazioni (le trovate più sotto) a partire dalla seconda.
Ingredienti per 6 flat bread grandi come la mano di un uomo adulto:

- 300gr farina
- 250gr yogurt bianco denso
- mezza bustina di lievito chimico (non vanigliato)
- 1 cucchiaino raso da caffè bicarbonato
- 1 cucchiaino sale fino
Metodo
Setacciate insieme il bicarbonato e il lievito, unite la farina e il sale, mescolate.
Aggiungete lo yogurt e amalgamate (potete farlo nella planetaria con la frusta a gancio oppure a mano).
Sappiate a questo punto che potete preparare subito i flat bread, ma se fate riposare 10-15 minuti l’impasto saranno più buoni.
Devono cuocere su una piastra caldissima: idealmente una bistecchiera, o una padella di ghisa. Va bene anche una padella antiaderente: ma nessuna di queste deve essere unta; l’essenziale è che sia caldissima quando ci si appoggia sopra il flat bread.
Io metto la bistecchiera sul fuoco giusto prima di sporzionare e stendere l’impasto.
Cospargete di farina il piano di lavoro e tenete altra farina a portata di mano (io la metto in una ciotolina, perché è più facile pescarci dentro con le dita, e non sporco il sacchetto della farina).

Appoggiate l’impasto sulla farina, cospargetelo di farina anche sopra e usando un tarocco o raschietto rigirate l’impasto per “chiuderlo” nella farina; se lo fate con le mani vi resterà appiccicato alle dita.

Formate un salsicciotto tarchiato e dividetelo a metà con il tarocco, poi in altre tre parti per ciascuna metà, ottenendo sei tozzi di impasto.

Stendete ognuno di questi con il matterello ben infarinato creando una forma allungata.

Fate due tagli all’interno per facilitare la cottura (il tarocco li fa meglio di un coltello).

Mettete uno o due flat bread a cuocere, circa due minuti per parte: li vedrete gonfiarsi già dopo il primo minuto!

Serviteli con zuppe, stufati, curry, salumi, formaggi… ma sono buoni anche da soli!
Varianti della ricetta dei flat bread
Con i flat bread si può giocare a piacimento:
- fateli a occhio aggiungendo farina allo yogurt finché non avete la consistenza giusta (considerate sempre che richiedono un cucchiaino raso di lievito ogni 150gr circa di farina);
- potete farli anche solo con lievito o solo bicarbonato (non sommate le quantità dei due però, o il gusto sarà cattivo: li ho fatti con due cucchiaini di bicarbonato ed erano immangiabili!);
- sperimentate con le farine: bianca, ai cereali, integrale, di farro… va tutto bene, cambia solo il potere di assorbimento della farina e quindi varia la quantità di yogurt; in questo caso, usate il metodo “a occhio”;
- aggiungete spezie come curcuma, semi di finocchio, cumino, o erbe tritate all’impasto;
- fondete del burro a parte con mezzo spicchio di aglio tritato e qualche erba aromatica, e spennellateli quando sono ancora caldi: sono FA-VO-LO-SI per l’aperitivo!


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