
Indice
Che cos’è il gobi manchurian?
Questo è il Gobi Manchurian, o come ha detto mio figlio: ”che storia, il cinese degli indiani: può essere solo buonissimo!”
“Gobi”, in lingua hindi, vuol dire cavolfiore e “manchurian” sta per la salsa speziata che condisce vari piatti serviti nei ristoranti cinesi in India, un crossover tra i gusti delle due nazioni.
In generale, i Manciurian sono una categoria di piatti indo-cinesi preparati friggendo ingredienti come pollo, gamberi, pesce o altre carni come il montone, per poi saltarli in una salsa aromatizzata con sriracha, spezie e salsa di soia.
Quello che si ottiene da questa tecnica di cottura viene poi servito con piatti a base di riso, come riso al vapore o riso fritto cinese.
Come sono nati i piatti manchurian
Si dice che i piatti manchurian siano stati inventati “per sbaglio” nel 1975 da un cuoco di Mumbai, al quale un cliente aveva chiesto di creare un nuovo piatto come variazione di qualcosa già presente nel menu.
Lo chef partì da alcuni ingredienti base della cucina indiana – aglio tritato, zenzero e peperoncini – ma invece che utilizzare il garam masala usò la salsa di soia, aggiungendo poi amido di mais e pollo fritto.
Il mio gobi manchurian
Io ne preparo una versione vegana, perché non uso carne o pesce ma verdure e tempeh, e lo servo con spaghetti o vermicelli di soia o riso.
Original tips: a Calcutta, città indiana che per antonomasia risente delle influenze provenienti dalla tradizione culinaria cinese, il cavolfiore non viene bollito, ma pastellato crudo e fritto senza precottura. Una volta tuffato nella salsa manchurian si gonfia bene e diventa spumoso!
Ecco la video-ricetta
Ingredienti del gobi manchurian
- cavolfiore
- vermicelli di riso o soia
- amido di mais
- tempeh
- zucchero
- ketchup
- salsa Sriracha
- aceto di mele
- olio di sesamo tostato
- base per soffritto (cipolla e sedano)
- peperoncino
- peperoni
- aglio
- zenzero
- semi di sesamo
- coriandolo (in alternativa prezzemolo)
Metodo
Io faccio così:
- Cuocio a vapore il cavolfiore diviso in alberelli.
- Allungo la sua acqua di cottura (salata, ovviamente) e quando bolle ci butto dentro dei vermicelli di riso o di soia; spengo il fuoco per fare la cottura passiva (i tempi possono variare molto a seconda dei vermicelli: bisogna assaggiare per capire quando sono pronti).
- Preparo una pastella di amido di mais e acqua, e ci passo dentro il cavolfiore e anche del tempeh a fettine e sbriciolato, così mi diventa un piatto unico. La pastella fatta con amido di mais rende più croccante la frittura, ma può essere fatta tranquillamente con farina.
- Per preparare la salsa vado a occhio: un cucchiaino di zucchero, un mezzo bicchiere di ketchup, un cucchiaio abbondante di Sriracha, salsa di soia, aceto di mele, olio di sesamo tostato.
- A parte, preparo un altro mezzo bicchiere di acqua e amido di mais.
- Soffriggo cipolla e sedano.
- Aggiungo un peperoncino, peperoni (questi sono gli jalapeno che coltivo in vaso) e poi aglio e zenzero grattugiati.
- Lascio cuocere qualche minuto e unisco la salsa e la pastella di amido di mais, che serve ad addensare e a rendere traslucido questo condimento spettacolare.
- Friggo il cavolfiore e il tempeh e li trasferisco nella salsa manchuriana.
Servo con i vermicelli, semi di sesamo e prezzemolo (perché ho finito il coriandolo).

Io amo i piatti orientali, mi fanno viaggiare in posti stupendi con il cuore e con la mente.
Ultimamente mi cimento spesso nella loro preparazione e cerco sempre di realizzarne una versione veloce e semplice: come per esempio i Noodles tailandesi superveloci o anche i Bocconcini di soia al curry.