Indice
- Cos’è PortaNatura e come funziona
- Come si fa un ordine della spesa bio su portaNatura?
- Quanta plastica si risparmia con la spesa sfusa di portaNatura?
Cos’è PortaNatura e come funziona
portaNatura è una piccola azienda a conduzione famigliare basata a Novi Ligure (Piemonte) che consegna a casa prodotti biologici coltivati da piccole aziende agricole soprattutto dei suoi dintorni – con qualche eccezione per eccellenze regionali specifiche.
A frutta e verdura fresche di stagione si aggiungono pane, biscotti, legumi, frutta secca e a guscio, cereali, pasta, riso, conserve, formaggi, vino, birra, caffè, infusi, tè, farine, zuccheri, latticini, carne, pesce, uova e prodotti vegani. Tutto biologico o biodinamico.
Il modello di business di portaNatura è nato per creare un circolo virtuoso tra agricoltore e consumatore finale, accorciando la filiera al punto che c’è un solo anello tra i due, e creando un rapporto di fiducia reciproco che si traduce in un “essere sostenibile” sotto diversi punti di vista:
- i prodotti sono biologici o biodinamici: sono coltivati e allevati senza inquinare l’ambiente, e sono solo di stagione;
- i fornitori sono remunerati in giusta proporzione al loro lavoro, senza le tipiche strozzature della GDO;
- la piccola e media impresa italiana viene così supportata in maniera organica e dignitosa;
- gli imballaggi sono ridotti al minimo: una scatola di cartone riciclato chiuso con spago da restituire (viene usata fino a 7 volte), vuoti in vetro e involucri di cartone a rendere;
- per contenere le emissioni, le consegne avvengono in giorni e orari prestabiliti, con mezzi propri elettrici, a metano o diesel, e in bicicletta all’interno delle città in cui consegna (scopri qui se portaNatura copre la tua zona); quindi niente corrieri che fanno zigzag in città, ma consegne che ottimizzano i viaggi al massimo (vista la varietà dei prodotti, un viaggio di portaNatura ne vale almeno due nostri).
Come si fa un ordine della spesa bio su portaNatura?
L’ordine si può fare fino al giorno prima della consegna nella propria città.
Si può comporre la propria box (scatola di cartone) scegliendo uno ad uno i prodotti; oppure scegliere una box con una pre-selezione di frutta e/o verdura settimanale (di varie grandezze), a cui aggiungere o da cui togliere pezzi e altri prodotti.
La box di frutta e verdura già selezionata si ordina una volta sola, oppure ci si può abbonare a una consegna settimanale, oppure ogni due, tre, quattro settimane.
Attenzione: proprio perché la maggior parte dei clienti portaNatura preferisce l’abbonamento settimanale che consolida l’abitudine alla spesa di stagione e il rapporto diretto con i contadini, il menu delle opzioni è settato di default sulla spesa settimanale. Ricordatevi di selezionare l’opzione più adatta a voi.
Il costo preciso della spesa può variare minimamente perchè nel momemto in cui vengono inseriti i prodotti freschi nel carrello, questi non sono stati effettivamente pesati: posso ordinare 500gr di insalata, ma il cespo potrebbe pesare 450 o 550. L’importo finale viene scalato dal nostro metodo di pagamento solo a pesa avvenuta.
La spesa zero waste con i vuoti a rendere
Per quanto riguarda i prodotti nei vuoti a rendere di vetro, l’offerta copre circa 100 referenze, fra cui:
- pasta di vario formato
- riso
- cereali
- legumi
- farine
- zuccheri
- frutta secca
- frutta a guscio
I prodotti vengono consegnati in barattoli di vetro (molto belli) con un tappo dotato di una guarnizione che ne assicura una chiusura “semi-ermetica”.
Questo è il ciclo di un barattolo di vetro a rendere di portaNatura:
- ordino un chilo di spaghetti
- nel mio ordine viene addebitata la cauzione di 3€ per il barattolo in cui mi arriverà la pasta
- ricevo il barattolo, consumo la pasta
- restituisco il barattolo durante una consegna successiva
- il barattolo torna alla base
- mi viene riaccreditata la cauzione
- il barattolo viene sterlizzato e reimmesso nel ciclo delle consegne
- uso il mio credito di 3€ per la spesa successiva
Oppure… mi tengo il barattolo perché mi piace, e l’ho pagato 3€!
NB – i crediti vengono scalati dal totale, non alla conferma dell’ordine, ma all’evasione dell’ordine, quando questo viene effettivamente pesato e messo in consegna: a quel punto il costo dell’ordine è quello finale, vengono scalati crediti e coupon, e l’importo viene addebitato al cliente.
Quanta plastica si risparmia con la spesa sfusa di portaNatura?
Con il sistema che ha messo a punto con le scatole di cartone spesso chiuso con spago e i vuoti in vetro a rendere, portaNatura prevede di risparmiare oltre 11.000 confezioni di plastica e 5.500 confezioni di uova già nel primo anno.
Basta immaginare questo volume di imballaggi in un prato o su una spiaggia per capire l’importanza di un modello di business che combatte la mentalità dell’overpackaging alla fonte.
La mia esperienza personale con portaNatura
Ho conoscuto portaNatura attraverso le raccomandazioni della mia amica Raffaella di BabyGreen.it, cliente da molti anni: me ne ha sempre parlato benissimo, ma rimandavo il mio test avendo comunque a diposizione le consegne di una casa-famiglia della mia zona, che sostiene la sua attività benefica con cassette di verdura prodotta nella sua proprietà dai ragazzi che ospita.
Quando portaNatura ha aggiunto alla sua offerta anche la spesa sfusa, in particolare la pasta e i cereali che sono sempre stata costretta a comprare in imballaggi di plastica, ho fatto i mio primo ordine con entusiasmo.
La prova assaggio
E tutto quello che ho ricevuto è andato oltre le mie più rosee aspettative: pur essendo abituata bene grazie a quei prodotti a km zero, ho scoperto che insalate, finocchi e cavoli possono avere una croccantezza e un gusto così intenso che non avevo mai provato prima.
I kiwi e le mele piemontesi che ho assaggiato con la mia prima box sono adesso un ordine fisso (dopo le prime due cassette offerte dalla sponsorizzazione di questo post, ho continuato fare la spesa da portaNatura di tasca mia). Ci ho messo 50 anni a capire che mi piacciono le mele mangiate a morsi, con la buccia, come Biancaneve: fino ad ora le usavo solo nelle torte! Una rivelazione!
Un altro prodotto che ho scoperto e che non mollerò mai più per la vita è il farro dicocco dell’azienda pisana Il Cerreto (che peraltro è in grado di autoprodurre, grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili, il 60% dell’energia necessaria al suo fabbisogno, e quindi mi piace ancora di più).
Sono poi contentissima della pasta sfusa semintegrale: la produce Iris, è saporita e tiene la cottura in maniera uniforme. Quando l’ho fatta vedere su Instagram prima ancora di assaggiarla, moltissime persone mi hanno scritto per dirmi che la adorano, e ora so perché.
Un’altra cosa che apprezzo moltissimo è la trasparenza nel rapporto tra me, consumatrice, e chi mi porta a tavola questo cibo.
Fatemi sapere cosa ne avrete pensato!
(Post in collaborazione con portaNatura)