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Pensavo che una marmellata più buona della marmellata di arance amare non potesse esistere.
Ancora non so se questa è più buona. Sicuramente è a pari merito.
E i kumquat sono più facili da reperire delle arance amare, quindi… reperivateli e imbarattolate!
Cos’è il kumquat?
Il kumquat o cumquat è semplicemente il frutto noto alla vulgata popolare come mandarino cinese o, se proprio vi sentite prestigiose, kingen.
La Bibbipedia ci dice che “Il nome comune “kumquat” deriva dalla pronuncia cantonese dei caratteri 金橘, gam1 gwat1, letteralmente tangerino d’oro” e noi ci fidiamo.
L’aspetto del frutto lo rende molto simile a una piccola arancia leggermente ovale e allungata. Il colore cambia a seconda della varietà e la buccia può andare dal giallo al rosso.
Solitamente è di stagione tra novembre e febbraio.
Essendo la buccia delicata e aromatica, può essere mangiato senza sbucciarlo, anche se mangiarlo a nudo vi dà quella scossetta che poi lascia la bocca un po’ anestetizzata.
Viene generalmente utilizzato per preparare canditi e marmellata, come appunto stiamo per fare noi.
Si acquista ormai ovunque, dal fruttivendolo e al supermercato, ma io vi ricordo sempre i miei 10 motivi per non comprare frutta e verdura al supermercato.
Ecco la video-ricetta
Ingredienti per preparare la marmellata di kumquat
- kumquat non trattati
- zucchero bianco o di canna chiaro, nella metà del peso dei kumquat
- 1 limone non trattato per ogni chilo di frutta
- spezie facoltative: cardamomo / cannella / chiodi di garofano
Strumenti necessari
Per preparare la marmellata di kumquat vi serviranno certamente:
- una pentola capiente
- il guanto protettivo per le mani (vi ricordate? Io uso sempre quello da passeggio della nonna)
- un frullatore a immersione
- barattoli da riempire, con tappi possibilmente nuovi, entrambi sterilizzati
- una coperta pesante
Se non ricordate come si sterilizzano i barattoli, ne ho parlato nel post sulla marmellata di arance amare linkato sopra, trovate lì tutte le informazioni che vi servono.
Metodo
Ho avuto la ricetta dalla mia amica vittotra, e l’ho cambiata di poco. Vittoria, devi passare per un assaggio e per dirmi se ti piace di più così!
- Lascio in ammollo in acqua per 24 ore i kumquat, per fargli perdere quel che di pungente ed elettrico che danno sulla lingua quando si mordono crudi.
- Li taglio a metà, tolgo i semi, li metto man mano nella pentola in cui cuoceranno.
- Unisco lo zucchero, il succo di limone con la sua scorza e le spezie.
- Lascio riposare almeno un’ora, in modo che macerando nello zucchero rilascino un po’ di liquido, utile a non far bruciare niente quando poi si va sul fuoco.
- Faccio cuocere per mezz’ora: il liquido aumenta molto, e va bene così.
- Tolgo i baccelli del cardamomo, ma lascio i semini.
- Frullo fino ad avere la consistenza che preferisco.
- Rimetto sul fuoco, mescolando sempre per non far attaccare la marmellata al fondo della pentola (rischio veramente fortissimo), e la riporto a bollore deciso.
- Verso in barattoli sterilizzati e asciutti, chiudo il tappo, capovolgo e lascio raffreddare lentamente sotto una coperta, fino al giorno dopo.
Con questo metodo, garantisco che va tutto sottovuoto!