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La sua preparazione è semplice quanto aprire una scatoletta di tonno e vi farà guadagnare la ola di familiari e amici all’ora della merenda o di un pranzo veloce.
Con il tonno vegetale (detto anche “vuna”: vegetable tuna”) potete anche fare una scelta positiva per l’ambiente. Il tonno è una risorsa sfruttata all’eccesso: si stima che ogni anno ne vengano pescate circa 7 milioni di tonnellate, con pesanti ricadute sull’ambiente marino perché con i tonni finiscono nelle reti anche specie in pericolo come delfini e squali, oltre che uccelli marini.
Se non volete rinunciare al tonno considerate la scelta del tonno pescato a canna, il tipo di pesca che avviene tramite piccoli pescherecci di solito di proprietà di pescatori locali.
È una pesca altamente selettiva perché consente di pescare i tonni uno a uno riducendo al minimo i danni alle altre specie.
Ma meglio ancora… farsi un panino con questo tonno vegano fatto in casa, che è pure molto più economico di quello comprato pronto!
Ecco la video-ricetta:
Ingredienti per 2 porzioni di tonno vegano fatto in casa
- 1 tazza di ceci lessati
- un quarto di cipolla
- 1 foglio di alga nori
- il succo di mezzo limone
- un cucchiaino di senape
- 2-3 cucchiaini di capperi
- pepe nero macinato fresco
Vi suggerisco altri ingredienti che potete aggiungere alle vostre farciture con il tonno vegano fatto in casa:
- fette di pomodoro o pomodorini tagliati a metà
- fette di cetriolo
- verdure grigliate
Provate la ricetta dei capperi fatti in casa, se avete la possibilità di raccoglierli: sono facilissimi e buonissimi.
Come sostituire l’alga nori?
Il mio consiglio è… non sostituitela in questa ricetta!
È lei che dà quell’inconfondibile sapore di mare al tonno vegetale. L’ho fatto anche senza, provando a dargli l’umami con pomodorini secchi e più capperi e il risultato è stato… un buon hummus rinforzato. Ma non un “finto tonno”.
Io uso l’alga nori anche per fare la pizza marinara e gli spaghetti di mare… senza alcun pesce!
A proposito dell’alga nori, o lattuga di mare: ne esistono moltissime specie, ed è originaria del Giappone dove viene usata per fare i sushi maki, i tipici rotolini ripieni di riso e altri ingredienti. La varietà più utilizzata è la Porphyra Tenera.
L’alga nori viene utilizzata nella cucina giapponese e nella cucina macrobiotica, ed è molto apprezzata per il suo sapore delicato e per l’apporto proteico (tra il 25% e il 41% per 100 g di alga), di iodio e di vitamine.
Viene coltivata su reti di corda disposti su degli appositi graticci di canne di bambù che consentono di sostenere le alghe durante la crescita, facendo in modo che restino esposte alla luce solare quando la marea è bassa e di restare immerse nell’acqua durante l’alta marea.
In inverno le alghe vengono raccolte, lavate e ridotte in poltiglia, poi distesa su stuoie di bambù ad asciugare o all’aperto o in forni appositi. Si formano così i fogli quadrati che conosciamo come sushi nori.
Metodo
- Schiacciate i ceci con una forchetta fino a renderli spalmabili, ma non in purea: non è un hummus!
- Tagliate la cipolla a dadini piccoli, sminuzzate l’alga nori con le forbici (a mano e con ilcoltello non è altrettaneto facile).
- Unite tutti gli ingredienti ai ceci, mescolando bene per amalgamarli.
Il composto è pronto per farcire generosamente il vostro pane preferito: dal pane in cassetta fatto in casa alla ciabatta, ogni formato è valido!
Come conservare il tonno vegano fatto in casa
Potete conservare il tonno vegano fatto in casa tenendolo in frigorifero per 2 giorni in un barattolo di vetro ben chiuso, il tipo di contenitore ideale per gli alimenti perché è igienico e non assorbe gli odori.