Quelle in cui mi spendo molto per il latino a scuola e per i momenti in compresenza con gli amici, e faccio un sacco di similitudini belliche.
Figli
Top 5 del mese: le 5 cose di settembre 2021
Quando il caso decide, chissà come, se vivrai o no: un passo sul sasso sbagliato, qualcuno che non doveva essere lì ma c’è, un incontro che diventa un debito insaldabile.
Top 5 dei mesi – estate 2021
Quando tuo figlio ti dà della vecchia, apri il baule dei ricordi di quando eri giovane…
Top 5 del mese: le 5 cose di aprile 2021
Independence days: sono cresciuta. E anche la mia famiglia.
Top 5 del mese – le 5 cose di marzo 2021
Ho imparato molte cose questo mese: a usare le mani, a tenere il guinzaglio, a chiudere gli occhi e a non vedere anche quello che vorrei vedere.
Top 5 dell’anno: le cose del 2020
Un anno che ha tolto tantissimo a tutti, lasciandoci insieme alla tristezza una nuova saggezza. Queste sono le 5 cose che mi rimangono…
Top 5 del mese: 4 cose belle e una per niente – giugno 2020
Manine e piedini, agapanti giganti e aspidistre che corrono, la rivolta dei Ciompi, il karma che non dorme. E le Karen – mute.
Top 5 del mese: 4 cose belle e una anche no – maggio 2020
Un figlio giardiniere, una ragazzina da ammirare, un signore gentile, i baci che ci daremo (forse).
Top 5 del mese: 4 cose belle e una anche no – dicembre 2019
A volte stai sdraiata sul letto, sotto una doppia coperta che ti schiaccia sul materasso, guardi il soffitto e ti dici… è andata bene.
Top 5 del mese: 4 cose belle e una anche no – luglio 2019
Il circolo della presina e della felicità, il machiavellico cinismo con cui affronto un invito a nozze – e tre oggetti di cui non posso fare più a meno.
Top 5 del mese: 4 cose belle, una anche no (e una che fa anche ridere) – aprile 2019
Tra i colori pastello della Provenza e quelli primari del Lego, un mese pieno di gioia: la laurea di nostro figlio, una cattedrale di alberi, e tanto, tanto canniccio 🙂
Top 5 del mese – 4 cose belle e una anche no – dicembre 2018
La polenta, il vin brûlé, gli spaghetti con l’aceto. E i bacini. Non quelli che si allargano quando si partorisce, né quelli dove si fa carena alle navi: quelli che si danno con pudore.
Top 5 del mese – 4 cose belle e una anche no – novembre 2018
La grande intelligenza degli stivali di gomma, i timoni per strada, cardiologi che consigliano di adottare un cane; e per noi introversi: fino a che punto dobbiamo restare nella nostra tana?
Top 5 del mese – 4 cose belle e una anche no – ottobre 2018
Cani e supereroi, un anno di nipotino, tre settimane di emozioni e un hotel a 30 stelle dove si può chiedere qualsiasi cosa al room service!
Un nuovo modo di dare la paghetta ai bambini: l’ha inventato mio figlio
Da grande vuole fare l’inventore tecnologico, ma nell’attesa di “andare a studiare all’MIT e diventare il presidente della Nintendo” (cit.), Mario ha escogitato un nuovo modo di guadagnare la sua paghetta. Completamente analogico.
Top 5 del mese – 4 cose belle e una anche no – settembre 2018
Che settembre sia il vero gennaio lo pensiamo in tanti: è il momento in cui ripartiamo carichi di idee, buoni propositi, magari anche delle novità concrete oltre che sperate. Cose che cambiano, vuoti che si creano e che vanno riempiti, pieni da svuotare… questo settembre è stato così per me.
Chi guarda Genova, sappia che Genova si vede solo dal mare
La Liguria è una stretta striscia di terra curva come un arco, praticamente si può andare solo da destra a sinistra, da sinistra a destra, e molto poco in su e in giù. Genova è lo stesso, anzi lo è di più.
Top 5 del mese: 4 cose belle e una anche ni – luglio 2018
Finalmente abbiamo di nuovo la nostra terrazza a tetto e siamo immersi nel giardinaggio (o terrazzaggio??). E per scongiurare lo stress dei lavori, non c’è niente come la pet therapy…
Top 5 del mese: 4 cose belle e una anche no – giugno 2018
Una rocambolesca notte prima degli esami, una finestra aperta sull’aria fresca e una sul futuro (con l’aiuto di un insegnante illuminato). E una botte sempre piena.
A che età comprare il cellulare ai figli? Mio figlio ha nove anni e lo ha già. E va bene così.
I bambini chiedono presto uno smart phone, tanto che molti lo ricevono per la Prima Comunione. La nostra è una famiglia atea e materialista, in deriva materialistica se si considera che nostro figlio ha avuto il suo cellulare a 8 anni (senza la scusa della Comunione). Non era previsto. Eravamo contrari, ma… ci siamo convertiti anche noi.